Le aree umide retrodunali e gli ambienti lagunari
(I bacini costieri di Ugento)
(Testi e immagini a cura di Roberto Gennaio - Tecnico ambientale, naturalista)
Bacino Rottacapozza nord;
sullo sfondo l’omonima pineta
Alle spalle del sistema dunale si trovano le bassure umide e successivamente i bacini costieri. Il retroduna è caratterizzato da suoli sabbiosi, compatti e asfittici, caratterizzato da fitte distese di giunchi (Juncus acutus, Juncus maritimus), tappezzate dalla piantaggine crassulenta (Plantago crassifolia) in consorzio con il giunco nero (Schoenus nigricans) e lo statice (Statice serotino) dai piccoli fiori violacei.
In questo habitat è rinvenibile un vasto corollario di orchidee spontanee, come la rarissima orchidea palustre (Orchis palustris), l’orchidea acquatica (Orchys laxiflora) dalla bellissima infiorescenza porporina, la più rara vesparia (Ophrys apifera), e l'endemica ofride pugliese (Ophrys apulica).
Procedendo verso i bacini incontriamo le steppe salate (Habitat prioritario) caratterizzate da estensioni monospecifiche di salicornia europea, (Arthrocnemum glaucum), e da poche altre specie alofite (adattate a terreni con alta concentrazione di sale).
Tipica vegetazione palustre nello
specchio d’acqua dei bacini
Gran parte delle zone umide e degli specchi d’acqua sono caratterizzati da fitti canneti monospecifici costituiti dalla cannuccia di palude (Phragmites australis) che tende a soffocare le altre specie vegetali, importante habitat per il rifugio della fauna e dell’avifauna in genere.
Le acque salmastre dei bacini ospitano una vegetazione tipicamente igrofila, sommersa e fluttuante come la brasca delle lagune (Ruppia maritima), la lenticchia d’acqua (Lemna minor) o la macro alga Ulva rigida, principale cibo per molti tipi di anatre e uccelli acquatici (habitat prioritario).
La rara campanella palustre
Lungo gli argini dei canali e degli invasi si rinviene la rarissima campanella palustre (Ipomoea sagittata) dalla vistosa campanula rosata e dalle foglie tipicamente lanceolate tipica di ambienti salmastri e in serio pericolo d’estinzione per la contrazione del suo habitat, inserita nel libro rosso delle specie in via d’estinzione.